Con Dino Campana a Orticaia
Un trekking da Marradi
alla casa amata dal poeta
ricerca di
Mario Catani e Claudio Mercatali
Ringrazio l'amico Claudio Mercatali, curatore del Blog della Biblioteca di Marradi, per avermi permesso di condividere questa ricerca, che identifica un personaggio appena tratteggiato da Dino nei Canti Orfici
Orticaia è una casa in cima a un monte, nella parrocchia di Gamberaldi, proprio al confine con L'Emilia Romagna. Nel 1910 era di Angelo Costa, figlio di Caterina Pescetti, discendente da una antica famiglia marradese di notai e scritturali.
Maura Del Serra su Dino Campana
da "Dino Campana", Il Castoro, 1974 |
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di Maura Del Serra |
Versione |
Opere di Dino Campana |
Canti orfici, Marradi, Tipografia Ravagli, 1914. Marradi, Tipografia Ravagli, 1914.
Canti orfici e altre liriche, a cura di Bino Binazzi, Firenze, Vallecchi, 1928, a cura di Bino Binazzi, Firenze, Vallecchi, 1928.
Canti orfici, a cura di Enrico Falqui, Firenze, Vallecchi, 1941.
Inediti, a cura di Enrico Falqui, Firenze, Vallecchi, 1942 (raccolgono il Quaderno e parte dei Taccuini).
Taccuino, a cura di Franco Matacotta, Fermo, Edizione Amici della Poesia, 1949 (raccoglie parte dei Taccuini).
Canti Orfici e altri scritti, a cura di Enrico Falqui, Firenze, Vallecchi, 1952 (l'edizione raccoglie tutta la produzione campaniana precedente, compresi frammenti pubblicati successivamente in riviste).
Caterina Bernardini
Caterina Bernardini ha conseguito il dottorato di ricerca congiunto in Inglese e Lingue e Letterature Comparate presso l'Università del Nebraska-Lincoln e l'Università di Macerata, Italia, nel 2017.
All'UNL, dal 2011 al 2018, ha insegnato e lavorato come assistente editoriale per il Walt Whitman Archive e il Willa Cather Archive. Nel 2018/2019, Caterina ha lavorato come ricercatrice associata post-dottorato presso l'Université Paris Est Créteil Val-de-Marne, a Parigi. Caterina è ora tornata all'UNL come docente e redattrice collaboratrice per il Walt Whitman Archive.
Lectures et traductions d’une répétition, L’Invetriata dans les Canti Orfici de Dino Campana
Una analisi sulla traduzione in lingua francese di una poesia di Dino: L'invetriata
di Iris Llorca
UNIVERSITE PARIS 3, SORBONNE NOUVELLE
La répétition dans l’unique recueil de Campana revêt deux aspects fondamentaux différents qui sont intéressants à étudier sous le projecteur de la traduction et qui sont révélateurs du langage poétique de notre poète. Il y a deux types de répétitions dans l’écriture de Campana : la répétition macrotextuelle (à l’échelle du recueil) et la répétition microtextuelle (à l’échelle d’un seul texte du même recueil). La répétition macrotextuelle correspond à un substantif, un syntagme rencontrés à différentes reprises dans le volume en des textes différents (en prose et en vers) et éloignés les uns des autres. La répétition microtextuelle engage un substantif, un adjectif, un syntagme rencontrés plusieurs fois au fil d’un texte.
Le falene, xilografia incisa su legno di filo da Edoardo Fontana
Improbabile Chimera
Canti brevi d’amore e di abbandono
Omaggio a Dino Campana e al suo perduto amore per Sibilla
Giovedi 4 maggio alle ore 17 verrà presentata alla Libreria Antiquaria Gonnelli una raccolta di poesie del poeta Simone Bandirali, composta e realizzata interamente a mano dalle celebri Edizioni Tallone di Alpignano, Torino. Edita nel dicembre scorso con la preziosa veste tipografica dei tipi Talloniani e una xilografia, dal titolo Le falene, incisa su legno di filo da Edoardo Fontana.
Un amico
di paolo pianigiani
Succede che scopri per caso un video che non ti aspetti... un amico che torna a salutarti. Era così, Gabriel, calmo, paziente, sempre preciso e attento a quello che diceva. Con una ironia tutta sua, che capivi dopo, quando era andato via.
Non conosco la signora che guida l'intervista, ma ricordo che me lo raccontò: "è venuta una signora gentile ad intervistarmi... non so cosa le ho detto, spero di non aver parlato troppo.
E' tutto qui, Gabriel, in questo breve ultimo filmato. Un lavoro di una vita descritto come solo lui sapeva fare.
Libri nuovi e usati: due lettere di Dino
La redazione ringrazia l'amico Paolo Magnani per averci mandato questa interessante pubblicazione,
dalla quale trascriviamo l'articolo che ci riguarda...
Dino Campana
DUE LETTERE INEDITE
Credo che per la pubblicazione di queste due lettere inedite di Campana sia utile una breve informazione. Parecchi anni fa, il Professore Fredi Chiappelli, con il quale ero entrato in rapporti per la pubblicazione, che poi avvenne, del suo saggio: Machiavelli e la lingua fiorentina, sapendo che avevo intenzione di fare una rivistina, diversa da quella che pubblico oggi, mi inviò gentilmente quattro lettere inedite che Dino Campana aveva spedito a Danilo Lebrecht, in arte Lorenzo Montano. Tardando io a pubblicare queste lettere, il Professor Chiappelli ne pubblicò due sul «Corriere della Sera» del 18 marzo 1971 e naturalmente queste due lettere sono state poi inserite dal Professor Gabriel Cacho Millet nel suo accuratissimo carteggio di Dino Campana dal 1910 al 1931. Avendo pubblicato, come ho appena detto, due di queste lettere il Professor Chiappelli, di conseguenza solo due rimanevano inedite. Le pubblico ora non senza inviare i più vivi auguri di pronta guarigione al Professor Fredi Chiappelli avendo appreso che è seriamente ammalato. La trascrizione delle due lettere è del Professor Chiappelli stesso. E così le didascalie.
I più vivi ringraziamenti al Prof. Antonio Corsaro, dell'Università di Urbino, per i consigli che mi ha dato.
M.B.
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