Sabato 16 novembre, alle 15.00,
nel Municipio di Borgo San Lorenzo, in piazza Dante,
col sindaco Leonardo Romagnoli
parlerò di Dino Campana e dei suoi monti di Mugello e Casentino,
non solo in riferimento al mio
"Terra d'umanesimo - Sul pellegrinaggio di Dino Campana alla Verna",
nell'ambito del festival "Ingorgo letterario"
Siete tutti invitati!
Andrea Benati Romagnoli
IL CONVEGNO A LA VERNA
“Io vidi dalle solitudini mistiche…”
di Silvano Salvadori
La Verna, 1910 - 2010
Il convegno tenuto a La Verna il 18 e 19 settembre 2010, nel centenario del famoso pellegrinaggi compiuto da Dino, segna certo un punto di svolta su tante mitologie campaniane.
Promotori l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e la Provincia francescana, ha visto come coordinatori il Prof. Giuseppe Langella nelle prime due sezioni e il Prof. Silvano Salvadori nell’ultima.
Dino Campana, il poeta visionario
di Massimo Lippi
da: Toscana Oggi, 15 Settembre 2010
Nella chiesa di Badia a Settimo (Firenze) è sepolto il poeta Dino Campana (1895 - 1932). Raffaello nel Pantheon, Mozart disperso in una fossa comune, gli altri imperatori di ricchezze (non tutti) che ubriacano il mondo: manco un fruscìo che li ricordi. Così è la morte: privilegia chi vuole malgrado la brusca faccenda de la vita.
Dino Campana poeta d’incomparabile sofferenza, scosso dal suo genio e dal valore tragico della sua umana vicenda, riposa come un santo, mentre intorno a lui si celebra il divino Ufficio, il Sacrificio della Messa. Quel sacrificio che lui volle fuggire per inventarsene uno proprio.
18-19 Settembre 2010
Il Convegno a La Verna, le foto
Dal recente Convegno che si è tenuto a La Verna, in occasione del centenario
del "pellegrinaggio" di Dino nelle terre di San Francesco
Ingresso alla sala di proiezione del video dedicato al viaggio di Dino Campana a La Verna
Autore Silvano Salvadori, con la voce recitante di Pier Luigi Bertondini
Con la bella mostra del 1973, che si svolse a Firenze al Vieusseux, si presentarono al mondo tanti ricordi campaniani; ci fu un convegno di cui ci restano gli Atti pubblicati da Vallecchi e curati da Enrico Falqui. E ci resta, anche se è raro trovarlo, questo meraviglioso catalogo, curato dalla giovanissima Maura del Serra. Oggi, 2 Giugno, Maura compie gli anni. Questa pubblicazione vuol essere un omaggio a lei e al suo sconfinato amore per un poeta suo fratello: Dino Campana. Oggi apre ufficialmente e di nuovo, il sito dedicato a Dino Campana. Che si chiama Campanadino.it, al contrario, come era contrario lui. Sempre.
Dobbiamo la trascrizione, paziente e puntuale, dall'originale stampato su carta gialla da macellaio (la scelta, indovinatissima, fu certamente ispirata dal personaggio di cui si trattava), alla mia amica Andreina Mancini di Firenze. Che inizia con questa fatica la sua collaborazione al nostro sito. Grazie Andreina!
per la redazione
paolo pianigiani
Catalogo a cura di Maura Del Serra
Elaborazioni fotografiche di Giovanni Cillo
Illustrazione di copertina di Franco Gentilini
Un’idea di Fra’ Giuseppe del Convento di San Francesco di Fiesole, è all’origine della Mostra e del Convegno dedicati a Dino Campana. L’idea fu accolta e perfezionata da un gruppo di promotori e dal Gabinetto G.P. Vieusseux che avendo allo studio una serie di convegni su personaggi e temi coinvolgenti la cultura fiorentina, fu lieto di includere nel primo ciclo ternario, insieme a Gaetano Salvemini e a Ottone Rosai, il poeta dei Canti Orfici. Una serie di circostanze, fra le quali non ultime il ‘ritrovamento’ e la pubblicazione del manoscritto smarrito ‘Il più lungo giorno, hanno riservato addirittura al Convegno-mostra su Dino Campana di dar principio alla serie.
Sui risultati del convegno si possono fare d’ora previsioni lusinghiere; le giustificano il nome dei relatori e di tutti i partecipanti.
In quanto alla mostra, forse qualcosa di più poteva essere fatto se si avesse avuto più tempo a disposizione, non tanto per individuare il materiale, ma per raccoglierlo, dovendosi vincere spesso le comprensibili riluttanze dei proprietari. Ma già così com’è, descritta da un catalogo molto ben compilato, può costituire un precedente e invogliare a applicare più spesso la formula.
II ringraziamento dei promotori e del Gabinetto Vieusseux va quindi a tutti quelli che in un modo o nell’altro si sono uniti a loro per studiare l’opera del Poeta che da oltre 40 anni riposa alle porte della nostra città.
A.B.