Dei tanti ritratti di Dino Campana, questo di Giorgio Butini, scultore fiorentino, ci lascia una impressione particolare.
Ci lascia l'intensità di un incontro, ci lascia la ricchezza che solo la vita fusa con la poesia può dare.
La mano ha le tracce della vita che scorre, che si agita e si anima; che stringe un lenzuolo che è ricordo e dolore. Le vene pulsano e raccontano, il sangue scorre libero...
La morte a Roma di Sibilla Aleramo scrittrice, e donna di grandi passioni
di Nicola Adelfi
La Stampa, 14 gennaio 1960
CREDETTE DI POTER FARE DELLA VITA UNO SPECCHIO DELL'ARTE
Lottò contro le convenzioni, cercò di superare i vincoli della morale, fece sempre dono di se stessa con libertà e lealtà - Con Giovanni Cena andò per le desolate campagne romane a tentare un'opera di redenzione: i singolari amanti gettarono tra quelle povere popolazioni germi di speranza - La tempestosa relazione con il poeta pazzo Dino Campana -I suoi scritti le diedero vasta fama: a Parigi, D'Annunzio e Rodin si contendevano l'onore di ospitarla. Nonostante l'esistenza romanzesca e travagliata aveva conservato un candido aspetto di soave innocenza
(Nostro servizio particolare)
Roma, 13 gennaio.
Sotto la data 20 settembre 1942 Sibilla Aleramo scriveva nel suo Diario: «Mi guardo attorno, la povertà che di solito non curo mi sembra improvvisamente vergognosa, così irrimediabile, che mi accompagnerà ormai fino all'ultimo giorno. Polvere, tarli». E nove giorni dopo: «Questa notte alle quattro mi sono destata, la pioggia cadeva a grosse gocce sul cuscino accanto alla mia chioma. Mi sono alzata, ho tratto il giaciglio nel mezzo della stanza, mi sono ricoricata». E un po' più, innanzi: «Oggi ho fatto cosa per me assolutamente nuova in tanti anni che vivo: ho lavato il pavimento... Ho deciso di compiere da sola la pulizia della soffitta, non volendo che Franco, quando arriverà, la trovi così fasciata di polvere».
Roberto Bracco
Una lettera inedita di Roberto Bracco a Virginia Tango Piatti (Agar)
di Gigliola Tallone
da: Archivio Tallone, Milano, febbraio 2011
Nel libro dedicato a mia prozia Virginia Tango Piatti “Agar”, parlo largamente della fraterna amicizia di Bracco e Agar, lontani parenti ma fratelli in anima. Chi sará interessato potrá trovare nel testo questa magnifica storia d’affetti, tratta dallo studio del carteggio Bracco-Agar di 20 lettere e cartoline ricopiate dalla polizia politica e conservate presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, (che mi ha onorato consigliando il mio libro alla lettura) e le 8 lettere e cartoline autografe di Bracco conservate presso l’Archivio Tallone. Ad esse, dopo il libro, si aggiungono cinque lettere e due cartoline.
Virginia con la figlia Rosabianca e nipotini Poggi, Sanremo 1908 circa
Virginia Tango Piatti "Agar" tra le anime della WILPF
di Gigliola Tallone curatrice dell’Archivio Tallone Milano 3 giugno 2015
Testo dell'intervento al seminario WILPF - Italia -
20 maggio 2015 Università RomaTre e Casa Internazionale delle donne.
Il coraggio delle donne per la Pace (dagli Anni Venti al Secondo Dopoguerra)
Un messaggio per il femminismo attuale
Per comprendere la magnitudine dell’opera delle delegate WILPF, dobbiamo, come si fa per studiare un’opera d’arte, arretrare alla giusta distanza per studiarne l’insieme.
Erano donne che avevano conquistato un ruolo identificativo nella società, ai tempi marcatamente maschile, attraverso la cultura, molte di loro insegnanti, scrittrici, poetesse, scienziate, prevalentemente di ambiente borghese.
Solo poche tra loro provenivano da militanza in movimenti femminili o politici. Erano nel mezzo del cammin di loro vita, cioè in quello stadio in cui, realizzate le proprie aspirazioni, di solito la donna raccoglie i frutti della sua stabilità, gli affetti famigliari, una tranquilla vita domestica allargata a una cerchia di amici con cui condividere i propri gusti.
Virginia e il figlio Rori 1924 circa, Archivio Tallone Milano prov. F. Piatti
Rori Piatti e “les petits ballons de baudruche” di Giustizia e Libertà
di Gigliola Tallone, febbraio 2009
Per Rori e Mira e tutti quelli che hanno sofferto per il supremo ideale della Libertà.
Gigliola
"Rori a inventé un nouveau moteur d'avion... Rori ceci... Rori cela... et un jour, Mira apprend : Rori a inventé un nouveau moyen d'informer les Italiens sur la vraie complicité de Bal avec l'Altro... "Bal", c'était le code secret pour Mussolini, et "l'Altro", c'est l'autre, l'autre dictateur. [Hitler]
Et les voilà rédigeant, imprimant des tracts [manifestini] dénonçant, expliquant le danger du fascisme, du nazisme. Ils achètent des centaines de petits ballons de baudruche de toutes les couleurs, de ceux que les enfants aiment voir monter vers l'azur.... Pourquoi?
Camillo Sbarbaro
Sproloquio d'estate
di Camillo Sbarbaro
pubblicato sull'«Azione» di Genova
il 12-13 giugno 1921
Lo cercai dov'era certamente. Per «l’antica piazza dei tornei», scorsi la sua figura rossa e tozza. Sedemmo a un tavolo d'osteria come tant'anni prima. Egli era ancora il grassatore di strada che nell'inverno del 14 avevo visto al Paszkowski stampare orme terrose. Sghignazzava; moveva le membra disordinatamente. Un disagio nasceva intorno a lui come potesse di punto in bianco, storditamente, cavar di tasca qualche cosa d'insanguinato. Quella notte, s'era tolto di seno, per me la copia del suo libro, che si portava addosso come un certificato di nascita.
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