Da: Inediti, a cura di Enrico Falqui, Vallecchi 1941
Nota di Paolo Pianigiani
Come è noto il "Quaderno" di Dino Campana fu ritrovato dal fratello Manlio dentro un cassone in soffitta, nella casa di Marradi. Giunto in originale nelle mani di Enrico Falqui fu trascritto, con insormontabili difficoltà di interpretazione, dovute al fatto che si trattava di appunti, che solo l'Autore avrebbe potuto e saputo interpretare.
Il "Quaderno" andò perso, nessuno sa come e perchè. Restano alcune pagine fotografate inserite come esempio nel bel volume degli Inediti, edito da Vallecchi nel 1942.
Falqui fece del suo meglio, per rendere il testo utilizzabile per l'edizione a stampa.
Di certo si è perso il mistero, tutto campaniano, della pagina scritta, dei pensieri sciolti, geniali, accumulati. Che solo alcune pagine fotografate continuano a far brillare.
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Vasta terribile e pura
Ritorno inesorabilmente a te
Riscossa dal tuo sogno
Acqua di mare amaro
Che esali nella notte:
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Dino Campana pellegrino alla Verna
Nuovo saggio di Andrea Benati sulla scia dei Monti Orfici di Cenacchi
Firenze, 2 settembre 2024 – Secondo lo scrittore romagnolo Federico Ravagli “si respira più mondo in Campana che nelle descrizioni di cento esploratori. C’è più cielo e più mare, più terra e più sole nei Canti Orfici, che sulla tolda dei transatlantici e sugli aerei trasvolanti la plastica dei continenti”.
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La notte della cometa
di
Sebastiano Vassalli
Einaudi, Torino 1984
Recensito da Gian Luigi Beccaria
Ringrazio Silvano Tognacci per avermi mandato questo documento. (p.p)
Sono pochi i documenti di cui disponiamo per la vita di Dino Campana; quando ci sono, sono spesso sospetti, e Sebastiano Vassalli è andato a cercarne: lunghe ricerche d'archivio pazienti, in carceri e manicomi anche.
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Prologo al volume, di Enrico Gurioli
Una vita necessaria fu la sua poesia
Il 24 luglio del 2022 fui invitato da un’associazione culturale del Mugello a raccontare Dino Campana nel borgo di Casetta di Tiara, luogo campaniano per definizione,dove albergano stabilmente una decina di esseri umani. In estate il posto si anima anche attraverso la presenza di campanisti, richiamati dalla leggenda di quei luoghi presi a simbolo e scenario dell’incontro amoroso di Dino Campana con Sibilla Aleramo.
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Dino Campana
Biografia di un poeta
di Gianni Turchetta
Fotografie di Maurizio Montefiori
Marcos Y Marcos editore
1985
Affascinante ed ibrido genere letterario, ambiguamente conteso fra la narrativa e la storia, se non, addirittura, tra la fantasia e la scienza, la biografia sembrerebbe dettare, a chi avesse il coraggio o la viltà di praticarla, di scriverne, norme e regole apparentemente cosi ovvie, necessarie, da parere inevitabili come un fatto di natura.
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DINO CAMPANA
TACCUINO
A cura di Franco Matacotta
EDIZIONI AMICI DELLA POESIA
Edizioni Amici della Poesia 1949
Corso Cavour 9 – Fermo (Marche)
PREMESSA
Qualche lettore sprovvisto, sfogliando le pagine di questo libriccino, potrà chiedersi quali motivi m’abbiano indotto a raccogliere questi minuti frammenti Campaniani, dato che, forse, nulla aggiungono alla maggiore comprensione del poeta e alla sua fama: specialmente dopo la pubblicazione degli “ Inediti ” fatta da Enrico Falqui, coll' amore e la perizia di cui bisogna, ogni volta, rendergli grazie. Ed effettivamente, pure ragioni critiche non esistono. Debbo perciò chiarire le mie intenzioni, perchè non sorgano equivoci di sorta.
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TACCUINETTO FAENTINO
Nota al Testo
di
Domenico De Robertis
Quadernuccio per appunti di formato piccolo allungato (mm. 13,8 d'altezza x 80 di larghezza), del tipo di quelli sui quali i clienti si fanno segnare dal bottegaio i debiti della spesa giornaliera, di carta a quadretti piccoli del tipo protocollo, dagli angoli arrotondati, rivestito di tela cerata, nera, ora assai logora in costola, e dal taglio tinto di rosso.
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