Athos Gastone Banti, a destra nella foto

 

 

Un necrologio da La Stampa, 22 Giugno, 1959

 

E' morto il giornalista Athos Gastone Banti

 

 
Si è spento ieri a Roma — affranto dal dolore per la recente ed immatura morte del giovanissimo nipote Giangastone Alla Maccarani — il cavaliere di gran croce Athos Gastone Banti, brillante giornalista.
 
Nato a Livorno nel 1881, agli iniziò la carriera presso il Corriere Toscano affermandosi subito per le sue qualità di polemista di eccezione.
Fu nominato successivamente vice direttore de II Telegrafo e, nel 1918, partì per il fronte come corrispondente di guerra de Il Giornale d'Italia dove si distinse non solo per i suoi servizi giornalistici, ma por il suo coraggio, tanto da meritare la medaglia d'argento al valor militare sul Carso.
 
Dopo la guerra, fu direttore de II Nuovo Giornale di Firenze. Per il suo fermo e coraggioso atteggiamento in difesa della libertà in occasione del delitto Matteotti, fu costretto ad interrompere la sua attività giornalistica.
 
Si dedicò allora, con altrettanto successo, al ramo amministratlvo editoriale e venne chiamato al Giornale d'Italia dove per lunghi anni fu direttore amministrativo. Alla fine della seconda guerra mondiale, ritornò nella sua città natale, dove fondò 11 giornale Il Tirreno di cui conservò la direzione fino all'ottobre del 1957.