www.campanadino.it
Un portale per Dino Campana
di Paolo Pianigiani
Vinci, in una chiassetto in discesa, anno 2005
Condividere e diffondere: questo è il programma e gli scopi che si sono dati gli autori del nuovo portale dedicato al Poeta di Marradi. Si tratta di un grande archivio virtuale, in continuo arricchimento, dove è possibile trovare e scaricare moltissimi testi, rari e introvabili, messi a disposizione dalla redazione, sparsa in tutto il mondo e coordinata da un direttore di eccezione, che risponde al nome di Anselmo Geribò. Chi è addentro alle cose campaniane, conosce certamente questo personaggio, chi non lo è, imparerà presto ad apprezzarlo. Oppure no, lo troverà antipatico e intrattabile. Dino Campana è uno dei nostri grandi poeti. Grande, insieme a Ungaretti e Montale per esempio.
E’ il poeta che apre il nostro Novecento. Ma proviamo ad entrare in questa biblioteca, piena di libri e di notizie. In alto troviamo, immancabili, i libri di Campana o su Campana: sono elencati, in ordine sparso come se fossero accatastati alla rinfusa sui tavoli della redazione. Sono libri comunissimi, recenti e reperibili in ogni libreria, oppure libri ormai introvabili, mai visti, i cui gelosi proprietari hanno per una volta permesso la riproduzione delle copertine. Accanto alla biblioteca c’è lo scaffale della biografia, intitolato: “Con Dino”.
Contiene uno strumento di lavoro utilissimo, che ha nome “Vademecum”, ricco di centinaia di dati, documenti, lettere, che seguono e inseguono la vita tormentata del Poeta. Ogni traccia è documentata e, anche se le vicende biografiche di Dino Campana sono a volte oscure, costituisce una traccia sicura per seguirne, quasi giorno per giorno, la storia. Sulla sinistra si apre lo spazio della poesia, con i celebri Canti Orfici, ma anche con le Altre Poesie (per la prima volta on-line), dove alcuni critici ritengono trovarsi la parte più nuova del messaggio campaniano.
Gli articoli presenti sono divisi in due grandi settori, separati fra loro da un anno: il 1973, che fu quello del Convegno al Vieusseux, vero e proprio punto di svolta per la conoscenza e la diffusione della poesia di Dino Campana. Gli articoli pubblicati prima di questo anno sono raccolti nell’archivio “Studi”, mentre i più recenti sono inseriti nello spazio chiamato “Affondi campaniani”.
Uno spazio è dedicato alle immagini, e qui sono presenti le foto, tutte rigorosamente virate in seppia, a rendere il colore e lo spirito dei tempi. C’è anche l’angolo delle polemiche e delle liti: da un’idea di Giovanni Boine (scrittore e critico contemporaneo a Dino Campana) è stato chiamato “Plausi e botte”. Link a improvvise aperture verso l’infinito mondo del web, aiutano il visitatore ad ampliare gli orizzonti, e a proiettarsi in spazi di collegamento a volte impensabili. Le porte di questa biblioteca virtuale si sono aperte da circa un mese, e già migliaia sono i visitatori, numerose le lettere ricevute dal Direttore, che promette a tutti una risposta, dalla sua sede di Oneglia, in Liguria, per il momento ospitata nella Trattoria della Mussa.
L’ora di maggiore afflusso? Intorno alla mezzanotte: chi cerca la poesia è uno spirito che ama la notte.