Ancora su Dino Campana
Renato Martinoni (San Gallo, Svizzera)
La risposta a Vassalli
Leggo sul “Corriere della Sera” del 15 settembre che quella dei “Canti Orfici” che ho curato per Einaudi, adeguandosi alla “vulgata comune” (che conosco) e alle trame del “partito dei marradesi” (che non conosco), è una “raccolta di tutti i luoghi comuni”.
Da un “Giornale dei Poeti” apprendo inoltre che la mia è l’“ennesima ristampa” delle poesie di Dino Campana.
Anche fra i sedicenti letterati, nel paese principe della filologia, c’è chi non sa più distinguere, ahimè, fra una ristampa e un’edizione. Quanto alla biografia. Non è “falsa”, come si legge nel volume dei “Canti Orfici” mandato fuori l’anno scorso dal “Corsera” (che poi inciampa nel sottotitolo del libro, in lingua tedesca): l’ho basata sui documenti.
Può darsi che anche quelli, oramai, sappiano produrre soltanto bugie e falsità. Staremo a vedere se il Tempo, qualcuno lo dice galantuomo, vorrà prima o poi raccontarci la “sua” verità. Quella vera (ammesso che esista).