Dopo l'incontro con Dino Campana, nel Giugno del 1916, non sappiamo cosa facesse la crocerossina Bianca Lusena, probabilmente tornò subito al fronte, dove era impegnata negli ospedali che assistevano i feriti che arrivavano continuamente dalla prima linea.
Trascorso più di un anno, la troviamo di nuovo ad Antignano, non sappiamo se ospite dell'amica Donnabianca, la pittrice Bianca Minucci, presso la quale conobbe Dino. Da qui scrive questa lettera che pubblichiamo, nella puntuale trascrizione di Andreina Mancini.
La lettera si trova sul sito di documenti della Prima Guerra Mondiale ed è indirizzata a Emilia Anselmi Malatesta, segretaria di S.A.R. la Duchessa d'Aosta. Si lamenta di rimproveri a suo vedere ingiusti che aveva ricevuto da un superiore e chiede di essere immediatamente rimandata in servizio al Fronte.
Paolo Pianigiani
Gentilissima Signora, obbedendo all'ordine ricevuto ho lasciato l'ospedale 0106, già in partenza per Verona, e mi sono presentata al Comitato di questa città. Qui m' aspettava un aspro rimprovero. Dopo una lettera del Capo Reparto il quale diceva l'opera mia più che utile ma scarsa, dopo lo svolgersi doloroso degli avvenimenti: dopo che mio fratello, appena rimarginata la ferita, ha voluto lasciare l'ospedale per tornar tutto a' suoi Alpini, ho creduto compiere scrupolosamente il mio dovere tornando subito al posto lasciato. Per questo non
II
credevo ricevere un rimprovero. Sempre così - gli entusiasmi più belli e più santi si cerca sopprimerli. Sono rimasta molto molto mortificata e dolente.
Spero che nella Sua bontà e giustizia vorrà meglio interpretare il mio atto.
Ed ora, Signora, La prego di chiamarmi più presto possibile lassù dove maggiore è il bisogno di lavoro e di assistenza premurosa, grata se vorrà contemporaneamente avvicinarmi o al mio bravo fratello
III
o a mio padre.
L' uno si trova S.Tenente al I° Alpini su l'Altopiano - l'altro colonnello presso la IV Armata a Castelfranco Veneto.
In attesa fiduciosa, rispettosamente saluto.
dev.ma infermiera
Bianca Lusena
Antignano di Livorno,
Bisogna essere disciplinate ed ella questa volta non lo è stata.