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- Pubblicato: 04 Ottobre 2017
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Giornata in ricordo di Gabriel Cacho Millet, marradese d’adozione e
“campaniano de corazón”.
Per saldare un debito di riconoscenza nei confronti di Gabriel Cacho Millet, giornalista, drammaturgo e scrittore, che generosamente si è speso per la diffusione e la conoscenza del poeta Dino Campana, il Centro Studi Campaniani di Marradi ha organizzato nella sede in Via Castelnaudary, 5 per sabato 14 ottobre 2017 ore 16,30 una giornata in suo ricordo ad un anno dalla morte.
Cacho Millet, nato in Argentina nel 1939, raccontava che il destino aveva posto Dino Campana nel suo cammino, quando aveva avuto l’incarico di tradurre in lingua castellana le mirabili pagine dei Canti Orfici sulla Pampa. Ne era andato poi a cercare le tracce per fornire le prove del viaggio in Argentina. Obbligato ad abbandonare la sua patria scelse l’Italia come rifugio e qui riprese i suoi studi sul poeta. Esordì con un testo teatrale “Quasi un uomo Visita al poeta Dino Campana nel manicomio di Castel Pulci” e pubblicò, nella sua lunga attività di ricercatore e studioso, ben otto libri oltre a vari saggi sul poeta di Marradi, diventando a buon diritto il biografo di Campana.
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- Pubblicato: 02 Marzo 2017
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Il primo di Marzo del 1932 Dino se ne andò da questo mondo
gli amici de "La Voce di Romagna" lo ricordano così:
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- Pubblicato: 13 Giugno 2016
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- Pubblicato: 13 Giugno 2016
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ANNI QUARANTA: ALCUNE TESTIMONIANZE DI GUERRA
scritte il 12 aprile 2016 in occasione della manifestazione per il primo Centenario della Nascita del poeta Franco Matacotta, Teatro “Durastante”, Monte San Giusto, 17 aprile 2016.
A cura di Livia Brillarelli
Annunziata Morbidoni, detta “Nunziatina”, figlia di Roberto e Clorinda Zamponi, è nata a Monte San Giusto il 14 novembre del 1926 e risiede in via Nicolò Bonafede 58. Ѐ una donna che, nonostante l’età, conserva ancora una memoria lucida e viene intervistata dalla sottoscritta, che ritiene importante la sua testimonianza ai fini di una ricostruzione storica del periodo bellico degli anni 1944-45. arta nel laboratorio di Maria Bonfigli, originaria di Sant’Elpidio a Mare, moglie di Alfredo Castagna.
Con Alfredo vivevano anche la sorella Irene e la mamma Elvira. Maria era una sarta bravissima ed erano molte le ragazze che ambivano imparare il lavoro con lei. Io fui fortunata e divenni una sua collaboratrice. La casa era grandissima ci si poteva passeggiare, occupava quasi un’ala del primo piano di Palazzo Bonafede, quella che attualmente è destinata agli uffici della segreteria comunale. Le stanze, molto ampie, erano comunicanti tra loro e il laboratorio si affacciava nell’angolo nord-ovest del Palazzo. Spesso ci veniva a salutare il poeta Franco Matacotta, che indossava quasi sempre una tuta blu con l’elastico in fondo ai pantaloni e sopra un blusotto con le maniche lunghe. Qualche volta, quando faceva freddo, portava in testa un cappellino, una specie di papalina e aveva quasi sempre in mano una tazzina da caffè, forse la bevanda era un surrogato del caffè, dati i tempi. Matacotta amava passeggiare per le stanze e per il lungo corridoio, usciva poco da casa, perché non voleva farsi vedere in paese. Inoltre il laboratorio era spesso frequentato da Iris Mariani e dalla sorella di Maria, Anna detta “Annetta”, insegnante di educazione fisica, che si era sposata a Montegranaro.
Leggi tutto: Livia Brillarelli: interviste per Franco Matacotta
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- Pubblicato: 12 Giugno 2016
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